Naviglio Grande

Breve descrizione della nascita del naviglio che attraversa il territorio di Magenta

Cos'è

Naviglio Grande

Nel corso dei secoli, l´avanzare della civiltà e delle sue tecnologie, ha fatto perdere all´uomo una sua capacità mirabile: quella di sapere coniugare funzionalità e rispetto del territorio. Questa capacità persa è testimoniata ancora oggi dalla presenza del Naviglio Grande, un canale artificiale di epoca medioevale che ha saputo valorizzare l´ambiente creando un vero e proprio valore aggiunto, valorizzando il paesaggio e migliorando le condizioni di vita delle popolazioni residenti. Venuta a mancare la sua primaria funzione di via di collegamento e di trasporto fluviale, il Naviglio era caduto in una fase di abbandono da cui sembra essersi ripreso.
La realizzazione di progetti di recupero delle strutture storiche e l´utilizzo come pista ciclabile dell´alzaia hanno contribuito a portare nuova attenzione a questi luoghi.
Da primavera ad autunno inoltrato sono migliaia le persone che transitano in bicicletta sotto le mura delle ville patrizie che costeggiano il tratto tra Boffalora Ticino e Abbiategrasso.

In viaggio sul Naviglio

Non era per niente comodo viaggiare sul barchetto che collegava Turbigo a Milano. I pendolari di inizio ´900 dovevano alzarsi prestissimo la mattina se volevano arrivare a destinazione per tempo… Ci volevano sette ore a favore di corrente e ben tredici in risalita. Per non parlare poi dei proverbiali ritardi… Ben presto questo mezzo di trasporto che scivolava lento sul Naviglio Grande venne soppiantato da ferrovie e diligenze molto più veloci e puntuali. Rimane il ricordo di questo piccolo barchino, ricordo che oggi rivive in una commedia dialettale che ha riscosso molto successo, a dispetto del barcaiolo che fallì per mancanza di passeggeri da trasportare…

Un po´ d´acqua del Naviglio

1155 – Viene scavata la Fossa di Difesa di Milano da Mastro Guglielmo di Guintellino; la terra scavata e´ utilizzata a formare Bastioni (i famosi “Terraggi”).
1157 – Allo stesso Mastro viene affidato il compito di scavare il Ticinello, o “fossatum comunis Mediolani”, canale divisorio dei territori di Milano e Pavia, allora ostili. I Milanesi, infatti, in previsione di un ulteriore attacco di Federico Barbarossa e dei Pavesi suoi alleati, si prodigano in grandi preparativi per fortificare e difendere il proprio territorio.
1171 – Le opere difensive di Milano, distrutte dal Barbarossa, vengono ricostruite aggiungendo una chiusa, tra P.ta Ticinese e la Pusterla di S. Eufemia per regolare le acque della Fossa di Difesa.
1179 – Questa data suole essere indicata come quella dell´escavazione del “Navilium” (ossia Naviglio, in quanto Navigabile), detto anche “Navigium de Gazano” o Naviglio Grande.
Il Naviglio viene fatto derivare dal Ticino, riutilizzando il Ticinello, presso Tornavento e viene fatto scorrere in direzione sud-sud-est fino a Castelletto di Abbiategrasso e da lì è iniziato il nuovo tratto fino a Gaggiano.
1187 – Il Naviglio Grande arriva a Trezzano.
1209 – Raggiunge la darsena di P.ta Ticinese.
1238/39 – Federico II minaccia nuovamente la città. Viene deciso di aumentare la portata del fossato difensivo e una presa integrativa viene fatta presso Turbigo. I Milanesi costringono Federico a ritirarsi rompendo le chiuse e facendo straripare le acque della Vettabbia, del Lambro meridionale e del Naviglio presso Ronchetto.
1269/70 – Sotto la direzione di mastro G. Aribotto, il Naviglio Grande viene finalmente reso navigabile allargandone il letto e sostituendo le chiuse stabili con “levate” e bocche nei fianchi.
1323 –  All´epoca delle signorie risale l´importante invenzione tecnica delle conche. Il problema si pose per la prima volta all´epoca di Giangaleazzo Visconti quando si vollero far giungere i marmi provenienti dal Lago Maggiore fino in prossimità del Duomo.
1365 – Viene aperto il Navigliaccio. Segue lateralmente la strada maestra di Binasco e sopra Pavia giunge alla bassa Valle del Ticino con notevole salto per cui non poteva essere reso navigabile.
1439 – Grazie all´invenzione delle conche con Filippo Maria Visconti, il Naviglio raggiunge finalmente in cuore di Milano. La prima conca utilizzata in Milano è quella di Viarenna (ingegneri Filippo da Modena detto degli Organi e Fioravanti da Bologna)
1585 – Una piena straordinaria del Ticino distrugge la chiusa originaria del Naviglio Grande. Grave è il danno per le campagne e notevole la perdita per le attività artigianali dipendenti dalle ruote idrauliche alimentate dai corsi d´acqua. L´ing. Meda cura i lavori di rifacimento della chiusa, apportando delle modifiche all´incile del Naviglio in modo da garantire e facilitare l´incanalamento delle acque.
1603 – Viene ampliata da Alessandro Bisnati la darsena di Porta Ticinese, si ricostruisce e si rende navigabile il primo tratto del canale di Pavia. A questo punto dell´impresa viene allestito sul tratto praticabile un magnifico Bucintoro e viene condotto il Governatore col suo seguito. In tale occasione è anche posto all´imboccatura del canale un monumento commemorativo, il “Trofeo”, con la sua pomposa epigrafe.
1611 – Un decreto del Contestabile di Castiglia successore del Conte di Fuentes interrompe l´opera. In seguito viene abbandonata la navigazione anche sul primo tratto, ed il canale riprende la sua vecchia funzione irrigua. L´opinione pubblica dopo l´insuccesso dell´iniziativa, affibiò al canale e alla prima conca i nomi di Naviglio Fallato e di Conca Fallata.
1805 – Dopo gli austriaci e la rivoluzione Francese, Napoleone decreta finalmente anche la costruzione del Naviglio Pavese affidandola al matematico idraulico Brunacci e agli ingg. Giussani e Giudici.
1809 – Viene compiuto il primo tratto fino a Rozzano.
1815 – Ritorna la dominazione austriaca.
1819 – L´Arciduca Ranieri inaugura la scala di conche e il collegamento continuo via acqua dai laghi al mare.
1859 – Le truppe Austroungariche del Maresciallo Conte Gjulay, attestatesi lungo il Naviglio Grande tentano di impedire la liberazione della Lombardia da parte delle truppe dell´alleanza Franco-sarda, agli ordini dell´Imperatore di Francia, Napoleone III, facendo saltare i ponti di Boffalora e Pontevecchio di Magenta.

Contatti

Ultimo aggiornamento: 07/03/2024, 16:27

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