Il Comune di Magenta promuove, giovedì 15 maggio alle ore 21 in Sala Consiliare con ingresso libero, una serata pubblica dal titolo “Pensavo fosse amore…”, dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione della dipendenza affettiva, con un focus su violenza verbale e manipolazione emotiva.
L’iniziativa, approvata dalla Giunta Comunale frutto di un lavoro trasversale tra gli Assessorati guidati da Mariarosa Cuciniello e Giampiero Chiodini, si inserisce nelle azioni dell’Amministrazione a favore del benessere psicosociale e della crescita educativa dei cittadini. La serata è realizzata in collaborazione con la Parrocchia San Martino, la Pastorale Giovanile, l’Arma dei Carabinieri – Stazione di Magenta, il Servizio Dipendenze dell’ASST Ovest Milanese e l’Associazione Telefono Donna Italia.
Tra i relatori:
Dott. Aldo Violino, psicologo e psicoterapeuta del Servizio Dipendenze di Magenta, ASST Ovest Milanese
Dott.ssa Stefania Bartoccetti, fondatrice dell’Associazione Telefono Donna Italia
Dott.ssa Alessandra Barone, operatrice di Telefono Donna Italia
La serata sarà moderata dalla giornalista Arabella Biscaro.
“La dipendenza affettiva è una condizione molto diffusa nella società contemporanea. Questo tipo di dipendenza può interessare persone di ogni età, inclusi gli adolescenti. Pensavo fosse amore… non è solo un titolo provocatorio, ma una finestra su un tema attuale e spesso taciuto. È nostro dovere come istituzioni promuovere occasioni di confronto e consapevolezza, soprattutto per i giovani che confidiamo partecipino numerosi. Continua il nostro impegno nel creare una rete educativa, formativa e di prevenzione che coinvolga giovani, famiglie, educatori e tutta la cittadinanza.”, commenta l’Assessore Cuciniello.
“L’evento conclude idealmente il ciclo di incontri che abbiamo organizzato lo scorso anno sul mondo dei social per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie che spesso nascondono insidie, sulle dipendenze da sostanze e non solo e i rapporti all’interno del gruppo dove si sta per amicizia ma che rischia di trasformarsi in branco. Mancava il tema della dipendenza affettiva che spesso cade nell’amore tossico. Ringrazio tutti i partner perché anche questo evento è il risultato di un lavoro di rete confluito in una coprogettazione per interventi di operatori esperti in un contesto educativo, che riteniamo fondamentale”. Queste le parole dell’Assessore Chiodini.