Il Comune di Magenta intende fare chiarezza in merito alla recente sentenza del Consiglio di Stato relativa alla richiesta dell’associazione Abu Bakar presentata nel 2020.
Il Consiglio di Stato non si esprime sulla realizzazione o meno di una moschea, ma ha richiesto al Comune di riformulare la risposta fornita allora in base al Piano di Governo del Territorio (PGT) attualmente ancora vigente. Tale PGT, approvato dall’amministrazione Invernizzi, identifica l’area in questione come verde, ma con una nota che potrebbe consentire la destinazione ad attività religiose.
“La sentenza del Consiglio di Stato è chiara: il Comune di Magenta deve riformulare la risposta, nulla di più. Non si tratta di un giudizio sul merito della richiesta, ma di una questione tecnica legata alla formulazione del PGT vigente. È essenziale fornire ai cittadini informazioni corrette e prive di mistificazioni. Il PGT in vigore è stato approvato dalla Amministrazione Invernizzi e presenta alcune criticità che oggi ci troviamo a dover gestire”, spiega il sindaco Luca Del Gobbo.
L’assessore all’Urbanistica Simone Gelli aggiunge: “Quell’area, sita in via Tobagi vicino alla piattaforma ecologica, è indicata nel PGT come verde con consumo di suolo pari a zero e con una nota che accenna alla possibilità di una destinazione religiosa o ad altro ma senza le necessarie specifiche volumetriche e tecniche che sarebbero state fondamentali. Inoltre, manca un Piano delle Attrezzature Religiose, uno strumento che avrebbe dovuto essere incluso per definire chiaramente gli spazi destinati al culto. Insomma molta confusione e più di un pasticcio in questo PGT che, lo ricordo, è quello vigente e che non è stato deciso da noi. Non da ultimo in questa situazione stiamo anche facendo verifiche catastali: non è chiaro infatti se l’area individuata a PGT sia di competenza comunale. Il Consiglio di Stato ci chiede di chiarire questa confusione e lo faremo nel rispetto della normativa vigente”.
“Per quanto riguarda il rapporto con la comunità islamica, ricordo la stima e l’amicizia che mi lega a livello personale con Munib Ashfaq, leader della comunità islamica magentina, e anche il grande dialogo costruttivo e inclusivo per cui si è tanto speso anche don Giuseppe Marinoni”.
“Abbiamo sempre lavorato per garantire il rispetto delle regole e continueremo a farlo. Il nostro obiettivo è fornire una risposta precisa, senza ambiguità o strumentalizzazioni politiche. Stiamo già lavorando al nuovo PGT, che sarà frutto di un confronto aperto con la cittadinanza e le realtà religiose presenti sul territorio. L’amministrazione continuerà ad agire con trasparenza e nel rispetto delle norme, garantendo ai cittadini informazioni chiare e basate sui fatti”, ha concluso il sindaco.